Vincenzo Della Corte, classe 1981, sguardo intenso, e sorriso accattivante, è un nome che, fino a qualche anno fa era ricordato per le sue performances da campione sul ring, visto i titoli vinti come cintura nera di kick boxing: nel 1999 vincitore del titolo italiano alla “Fiera del Fitness” di Rimini; giunto secondo al titolo mondiale; vincitore del premio come miglior atleta campano e classificato tra i migliori sei italiani dell’anno rappresentando la federazione FE.NA.SCO. Una rivista dedicata alle arti marziali lo definì addirittura “King of the Ring”, poi, dopo l’ingresso nei professionisti è uscito di scena e rientrato qualche anno dopo sotto altre vesti. Adesso, infatti, il suo nome è legato al mondo dello spettacolo e non più a quello agonistico-sportivo.
Vincenzo, perché uno sportivo sceglie di intraprendere la difficile carriera di attore?
“Nasco sognatore, e divento “sognaTTore”. Forse sono poche le cose che io non abbia sognato, vivo di sogni, sono la mia benzina, il mio pane quotidiano. Da bambino volevo fare il calciatore, ma io e il pallone non siamo mai andati molto d’accordo, poi in tv ho conosciuto Bruce Lee e ho cominciato a sognare di diventare il “Bruce Lee italiano”. Non capivo se amavo praticare arti marziali o mi interessava farle al cinema e in tv, sta di fatto che, mi iscrissi in palestra e qualche soddisfazione l’ho anche avuta ( pluricampione regionale campano, campione italiano e vice campione mondiale di kick boxing) ma poi la vita mi ha fatto scendere dal ring e salire sul palcoscenico.”
Chi è Vincenzo Della Corte?
Per certi versi un “Peter Pan” (che poi non ho capito, ma era il nome e cognome di questo ragazzino?) per altri uno che, è stato costretto a crescere troppo presto. Sono un eterno altruista che, per egoismo, ha deciso di seguire i suoi sogni e di smettere di vivere solo per gli altri come in passato sono stato “costretto” a fare per le vicissitudini della vita. Vincenzo Della Corte è un bambino maturo che, ama i suoi sogni nonostante le sofferenze che, comportano, e non smette di sperare che questi diventino sempre più concreti.
Vincenzo, fare l’attore è una scelta professionale o una scelta di vita?
Faccio l’attore per amore dell’arte, e non per narcisismo, e per alimentare il mio ego. Ho cominciato a recitare per gioco, ma un gioco preso seriamente da subito. A tratti recitare è stata una terapia (a teatro soprattutto). Fare l’attore è una scelta di vita che, spero si confermi sempre più, una consacrazione professionale.
Vincenzo, quali sono i tuoi impegni attuali e quali i tuoi progetti futuri?
A livello teatrale, sono impegnato al “Teatro delle muse” a Roma dal 6 al 30 ottobre con “Affittasi camera da letto”, regia di Massimo Milazzo. Sono tra i protagonisti nel “Il potere di Roma” una serie di Mirko Alivernini. Idem per il cortometraggio “Non c’è due senza tre” Regia di Massimiliano Buzzanca, un lavoro che dovresti conoscere bene… (liberamente tratto da un testo teatrale di Ersilia Cacace) che mi vede tra i protagonisti nel ruolo di un cattivo. Entrambi i progetti sono presenti nei maggiori Festival nazionali. Presto tornerò sul set, grazie ancora a Buzzanca, a cui dico GRAZIE per la rinnovata fiducia. Da poco ho cambiato agente, e grazie a Susanna Giordano chissà che, non torni presto anche sul piccolo schermo. Sai, noi attori siamo scaramantici, poi io sono pure napoletano quindi la scaramanzia sale di livello…
Ci congediamo da Vincenzo Della Corte con questa riflessione, un atleta con il duro allenamento, e l’attore con le estenuanti prove in teatro, inevitabile palestra per affrontare tournée, e chilometri e chilometri “macinati” in auto… hanno in comune una caratteristica essenziale, il senso del “sacrificio”, e il coraggio di mettersi in “gioco”, e di assoggettarsi con “generosità” al giudizio di un pubblico, che poi questo possa accadere sulle tavole di un teatro o all’interno del perimetro di un ring, non importa. Generosità, una qualità che, contraddistingue Della Corte, uno dei pochi attori emergenti (o forse l’unico) che, condivide la notizia di un casting con i suoi colleghi al punto di creare un gruppo su facebook chiamato <LE FAREMO SAPERE> proprio per permettere a tutti di pubblicizzarsi, e di condividere le notizie ricevute estrapolandole da diverse newsletter. Non dimentichiamo però che, Vincenzo, è anche un atleta, e accettare una sana competizione, incarnando lo spirito sportivo, è anche questo.