Su privatizzazione Poste: antieconomica e inopportuna, “svendita” di un patrimonio pubblico

Comunicato stampa unitario

 POSTE ITALIANE

Slp Cisl, Slc Cgil, UilPost: “La riorganizzazione in provincia di Lecce provocherà

abbassamento della qualità dei servizi e disagi ai cittadini, soprattutto pensionati”

Su privatizzazione Poste: antieconomica e inopportuna, “svendita” di un patrimonio pubblico

Annunciate azioni di sciopero fino al 24 agosto


La riorganizzazione che l’Azienda Poste italiane avvierà dal 1° agosto 2016 in alcuni grossi centri della Provincia di Lecce, nei settori corrispondenza e logistica provocherà eccedenze di lavoratori, tagli di zone di recapito, e pessima qualità nella erogazione del servizio. Questo ridimensionamento non farà che aumentare i disservizi nei confronti dei cittadini e specialmente dei pensionati nei periodi calendarialidi pagamento delle pensioni.

Manifestiamo inoltre preoccupazione per la forte accelerata sul processo di privatizzazione, poiché riteniamo che il Governo abbia fortemente sottovalutato la complessità del Gruppo Poste italiane ed il servizio pubblico e sociale che lo stesso svolge nel Paese. Invece, a rappresentare l’assoluta leggerezza e assenza di progetto industriale complessivo con cui si intende procedere alla vendita del nuovo pacchetto azionario vi è, in primo luogo, la totale assenza di valutazione del quadro finanziario internazionale che indurrebbe un Governo responsabile a ripensare l’intero percorso. Il Gruppo è solido, produce utili e versa cospicui dividendi annuali alle casse dello Stato. L’idea di procedere, oggi, all’ulteriore privatizzazione, limitando la valutazione alla sola perdita futura dei dividendi relativi al possesso azionario, rende oggi antieconomica l’intera operazione con motivazioni, quindi, da parte del Governo, del tutto opinabili. Procrastinare i tempi consentirebbe benefici aggiuntivi per le casse dello Stato. Il non averlo pensato certifica che l’operazione di vendita equivale, nelle intenzioni e nei fatti, a una “svendita” di un patrimonio pubblico.

SLC CGIL SLP CISL e UIL POST ritengono che, se neanche di fronte a un’analisi di questa natura, che suggerirebbe quanto meno di sospendere l’operazione di collocamento azionario, il Governo non si fermerà, sarà finalmente esplicitata la miopia delle operazioni complessive di privatizzazioni previste nei prossimi mesi e la totale assenza di prospettiva di politica industriale, strategica per aziende che costituiscono asse portanti del Paese e dovrebbero essere utilizzate come volano di ripresa economica reale.

Le segreterie di categoria comunicano che sono in atto azioni di sciopero per il periodo dal 25 luglio al 24 agosto 2016, che prevedono astensioni dalle prestazioni straordinarie e di altre prestazioni aggiuntive al di fuori del normale orario di lavoro. Le Organizzazioni Sindacali hanno già informato, attraverso la distribuzione di volantini, i cittadini e i pensionati della gravità dell’operazione che Poste Italiane sta portando avanti che causerà la perdita del ruolo sociale dell’Azienda con la dismissione o riduzione di tanti servizi essenziali e saranno purtroppo quelli che più subiranno i disagi delle azioni di lotta programmate, ma comunque inevitabili, di fronte alla rigidità aziendale a rivedere quest’ulteriore operazione di ridimensionamento del servizio.

 Lecce, 1° agosto 2016

Le Segreterie provinciali di Lecce

SLP CISL                    SLC CGIL                    UILPOST

                          V. Immacolato                       B. Tataranni              O. Amante

Slc Cgil Puglia