Nata nel 2010 a Brindisi, la Scuola d’Arte Drammatica della Puglia “Talìa” è diventata in poco tempo un punto di riferimento per attori e per aspiranti tali. Obiettivo: perfezionare e scoprire nuovi talenti al motto di “Concretezza, efficacia e presenza”. Questo 2015 è cominciato sotto i migliori auspici: le nuove aperture a Bari, Taranto e Conversano. Portando a 4 il totale delle sedi in Puglia. Una scuola che può vantare tra i docenti (ospiti e di ruolo) nomi eccellenti: da Alessandro Piva (“La capagira”e “Mio cognato”) a Edoardo Winspeare (“Sangue pazzo” e “In grazia di Dio”), da Raffaella Giordano a Giorgio Rossi, da Vito Signorile a Giada Lorusso. La scuola prevede corsi propedeutici di 1° e 2° livello (“Percezione della voce, del corpo e musicale”, “Psicoteatro”, “Dizione”, “Fonetica” e “Movimento”); corsi monografici, come “Cinema e cortometraggio” e “Teatro Comico”, oltre a corsi caratterizzanti come “Musical” e “Teatro del ‘900”.
Direttore artistico, nonché fondatore, è Maurizio Ciccolella. Dopo aver mosso i primi passi a Brindisi, con Patrizia Rizzo (allieva di Vittorio Gassman), Maurizio si diploma presso il “Piccolo Teatro di Milano”. Il suo debutto è nel 1994 con Alexander Cvjectovic nel “Riccardo III” di Shakespeare; successivamente ha la fortuna di frequentare personaggi del calibro di Richard Olivier (direttore del Globe Theater); il maestro russo Alschitz; Giuseppe Patroni Griffi che lo vuole nel suo “Giulietta e Romeo” e il “mostro sacro” Luca Ronconi, col quale collabora in diversi spettacoli. Il nostro viene scelto e diretto da registi “illustri”, quali Roman Polanski, Gigi Proietti e Franco Zeffirelli. Al suo attivo Maurizio ha una serie di regie (“Candido”, “Il Führer dona una città agli Ebrei” e “Don Giovanni incatenato”, tra le altre); i suoi spettacoli, spesso inseriti nelle rassegne del Teatro Pubblico Pugliese, hanno raccolto consensi di critica e di pubblico. Un curriculum, abbreviato per ovvi motivi di spazio, di tutto rispetto dunque.
Allora, Maurizio, partiamo dallo slogan di quest’anno accademico: “La scuola Talìa unisce la Puglia”. Nuove aperture per radicarvi nel territorio. Dove volete arrivare?
«La bellezza della nostra esperienza è che ormai uniamo anche più in là della Puglia. Quest’anno abbiamo presentato una serie di proposte ad Enti di rilevanza nazionale, spinti dalla convinzione che la scuola Talìa deve allargare i propri confini e confrontarsi con nuove realtà».
Cosa significa avere il riconoscimento della Provincia di Brindisi?
«Abbiamo attivato negli anni scorsi due corsi professionali: uno di qualifica di base e uno di specializzazione, legalmente riconosciuti. È un’attività che riprenderemo con la collaborazione del Centro Europeo per la Formazione».
Come scegli gli spettacoli che poi decidi di portare in scena?
«Non c’è un solo criterio. Quello di base è cercare dei testi che abbiano una valenza formativa sul profilo del lavoro dell’attore. Poi naturalmente è inserito all’interno di un progetto culturale della Scuola e quindi ci orientiamo anche in tal senso. Spesso abbiamo avuto la possibilità di avere i drammaturghi e questo ci ha molto facilitato. Quest’anno lavoreremo a Brindisi su Plauto col mio adattamento. Dopo l’Arlecchino quindi un altro classico della commedia, questa volta latina… ci sarà da divertirsi».