SANDRO FOGLI: “TRUFFAUT e la pellicola interattiva”

(di Ersilia Cacace)

“Roberto Rossellini mi ha insegnato che il soggetto di un film è più importante dell’originalità dei titoli di testa, che una buona sceneggiatura deve stare in dodici pagine, che bisogna filmare i bambini con maggior rispetto di qualsiasi altra cosa, che la macchina da presa non ha più importanza di una forchetta e che bisogna potersi dire, prima di ogni ripresa: “O faccio questo film o crepo”- così diceva Francois Truffaut. Per i pochi che non lo conoscessero, Francois Truffaut è stato e rimane un importante protagonista del cinema francese che tra gli anni sessanta e settanta, assieme agli amici e colleghi Jean-Luc Godard, Claude Chabrol, Eric Rohmer e Jacques Rivette, diede vita a una nuova corrente cinematografica denominata “nouvelle vague”, ovvero “nuova ondata”, che traeva ispirazione dal Neorealismo italiano. A descriverci questo importantissimo autore francese la cui popolarità è, ancora oggi, troppo “di nicchia” è Sandro Fogli, giovane e talentuoso aiuto-regista toscano tra i set delle più importanti fiction televisive, nel suo libro “TRUFFAUT e la pellicola interattiva”.

  • Sandro, come e da dove è nata l’idea di questo saggio su Francois Truffaut?
  • “Beh… l’assurdo è che non era nei miei piani. E neppure “HITCHCOCK e la vertigine…, il mio primo saggio. Non scrivo per professione, normalmente mi occupo di regia… Ma la casa editrice mi contattò 5 anni fa circa perché interessata alla pubblicazione dei miei studi sul maestro della suspense, e io pensai che quella sarebbe stata la prima e unica volta che pubblicavo qualcosa: mi sbagliavo. Rimasero così contenti del lavoro, che iniziarono a chiedermi di quale altro autore avrei scritto volentieri; e sul mio podio ideale al secondo posto è sempre stato Truffaut.  Il 21 ottobre del 1984, alla morte di Truffaut, io avevo circa una decina di anni, Rai uno trasmetteva in prima serata “FINALMENTE DOMENICA!”, suo ultimo film, io ne restai così incantato per la “somiglianza atmosferica” con certe opere hitchcockiane, ignorando il legame tra i 2 registi, che volerlo conoscere meglio venne da sé…”

Il regista francese scrisse e pubblicò Il cinema secondo Hitchcock, un libro ormai di culto. Al regista Sandro Fogli il passaggio di testimone, con il suo omaggio a François Truffaut.

“TRUFFAUT e la pellicola interattiva” di Sandro Fogli è edito da Romano Editore. È disponibile nelle Librerie e anche in quelle on line http://www.inmondadori.it/Truffaut-pellicola-interattiva-Sandro-Fogli/eai978889862900/

Ersilia Cacace