Cari compagni e compagne,
voglio ringraziare tutti gli iscritti che hanno partecipato allo sciopero generale del 12 dicembre, dando corpo a una massa umana che ha marciato in un’ unica direzione, ovvero in controsenso rispetto al governo. La mobilitazione per noi ha sempre un altissimo valore politico, morale e umano perché noi siamo all’antica e preferiamo contarci alla luce del sole, non con i tristi sondaggi a pagamento. Don Matteo avrebbe dovuto affacciarsi alla finestra o affiancare il corteo, perché chi sfilava era il popolo italiano e non le comparse di Cinecittà. Ma il Presidente del Coniglio fa lo sbruffone e dice che i sindacati non gli fanno paura e fa scelte scriteriate sui problemi gravi del lavoro, della sperequazione fiscale, della giustizia e anche della cultura, unico strumento per formare buoni cittadini. Il signor prefeRenzi ora si sente un gigante, ma faccia attenzione al futuro: L’articolo 18 sarà la causa della scissione nel PD. Ignorare i rappresentanti dei lavoratori farà sì che presto tremeranno le pareti del suo salotto. E faccia il progressista costruendo una società equa e solidale con fondamenta di cemento armato, non con chiacchiere, illusioni e buoni propositi da boy scout.