Si è conclusa, con una Tavola rotonda a Bitonto, la sesta edizione del Campionato regionale itinerante di calcetto dal titolo “Rimettiamoci in gioco, sportiva…mente”, rivolto agli utenti psichiatrici e agli operatori dei Centri di salute mentale e delle strutture riabilitative pugliesi. Una manifestazione che ha coinvolto circa 200 persone tra educatori, infermieri, operatori socio-sanitari, psicologi e utenti, che vi hanno partecipato con entusiasmo e voglia di stare insieme.
Il progetto, alla sua sesta edizione, nasce dalla consapevolezza che il calcetto abbia effetti positivi sul disagio mentale: lo sport, e in particolare i giochi di squadra, aiutano ad amarsi di più, a credere in sé stessi e a sviluppare una più adeguata socializzazione con gli altri. L’iniziativa è stata promossa e organizzata dall’Anpis Puglia in collaborazione con la Cooperativa Sociale Anthropos di Giovinazzo e l’associazione L’Anatroccolo di Bitonto e, per il suo alto valore sociale, ha ricevuto il patrocinio dei Comuni, della Provincia e della Regione Puglia. Il Campionato Regionale si è disputato a partire da dicembre 2014 con la partecipazione di otto gruppi sportivi: Art Village di San Severo, CUS Centro diurno di Foggia, Gargano 2000 di Giovinazzo, Anatroccolo di Bitonto, Anthropos di Bitonto, L’Adelfia di Alessano, Città Solidale di Latiano e Fondazione Beato Bartolo Longo di Latiano. La Tavola Rotonda organizzata a Bitonto è stata, quindi, l’occasione per presentare i risultati del progetto e ribadire l’importanza di focalizzare l’attenzione su tematiche come l’amicizia, l’integrazione sociale e l’accoglienza del diverso. Particolarmente importanti, a tal proposito, sono state le parole del sindaco di Giovinazzo Tommaso Depalma, il quale ha auspicato che “progetti di questo tipo si ripetano e siano sostenuti dalle istituzioni, almeno fino al giorno in cui non ci sarà più bisogno di parlare di integrazione”. La giornata, però, è stata soprattutto una grande festa, ricca di mille espressioni e colori. Infatti, mentre all’interno della sala si susseguivano gli interventi dei rappresentanti istituzionali e degli organizzatori del progetto, i piccoli grandi atleti scalpitavano e pregustavano con ansia il momento della premiazione. Poi, quando hanno stretto tra le mani le coppe e le medaglie luccicanti, niente brillava di più dei loro volti.