Mentre si attendono le decisioni dell’Antritrust sulla fusione dei gruppi Mondadori e Rizzoli, che potrebbe dar vita a un colosso che controllerà quasi il 40% dell’intero mercato editoriale italiano, in Parlamento torna a farsi vivo il partito dei grandi monopolisti. In Senato è stato infatti presentato un emendamento per riproporre la cancellazione della legge Levi, quella che fissa un tetto del 15% agli sconti sul prezzo dei libri. Un tentativo già respito prima della scorsa estate. L’emendamento, presentato dai senatori Susta, Ichino e Di Biagio in X Commissione sul ddl Concorrenza, oltre a cancellare la Levi, eliminerebbe anche il prezzo fisso del libro rischiando di gettare l’intero mercato editoriale nel caos, in controtendenza con quanto avviene nel resto d’Europa e regalando, di fatto, sostanziose quote di mercato ad Amazon e alla grande distribuzione, assestando così un nuovo, durissimo colpo a librerie ed editori indipendenti. L’Odei, Osservatorio degli editori indipendenti, denuncia il nuovo, maldestro tentativo di spacciare come “liberalizzazione”, quello che in realtà si tradurrebbe in un via libera a nuovi trust e monopoli, uccidendo definitivamente qualsiasi possibilità per le piccole e medie imprese editoriali di competere ad armi pari e riducendo ancora una volta le possibilità del pluralismo editoriale, e dunque culturale.
L’Odei invita tutte le forze politiche a respingere con forza il nuovo attacco alla Levi e tutte le associazioni di editori, librai, autori e lettori a mobilitarsi contro questo tentativo. Ci associamo!