( di Carmela Moretti)
Roberto Galano è un attore e regista foggiano. Nel 2001 fonda la compagnia Il Teatro del Limoni, che si distingue come una delle più produttive del territorio per allestimenti teatrali. È stato protagonista di numerosi spettacoli tra i quali, “Viaggio nei caotici stati d’animo”, “Cose Perdute” (finalista festival Terre di Vigata 2005), “Cyrano, l’ombra del mio naso”, “Il Testimone”, “Finalmente Godot”. Attualmente è impegnato in un tour italiano di grande successo, con lo spettacolo “Bukowski, a night with Hank”, scritto da D. Francesco Nizkad e di cui Galano è sia regista che interprete.
In un momento in cui c’è bisogno di modelli positivi, perché la scelta è ricaduta su Bukowski e non su un personaggio più edificante?
La questione è proprio questa, il nostro spettacolo non è ispirato a un modello negativo. Al contrario, vuole sdoganare l’immagine di Charles Bukowski come di un poeta maledetto e metropolitano. Abbiamo recuperato tutto ciò che di questo autore la gente non sa, partendo da una nuova lettura di alcune opere e citazioni. Così, abbiamo ipotizzato una notte in cui il nostro scrittore è sobrio e sta attraversando una crisi umana e artistica, perché deve decidere se vendere o meno la propria arte. In sostanza, in questo spettacolo emerge l’uomo.
Può svelarci qualche curiosità registica?
L’attore in scena dialoga direttamente con il pubblico, perché è consapevole della sua presenza in sala. Non abbiamo nemmeno un faro teatrale, ma la regia adotta luci non convenzionali. E anche la scenografia entro il quale i personaggio vive e agisce è simbolica, una metafora di tutto lo spettacolo.
Dunque, dia ai nostri lettori almeno un buon motivo per venire a teatro…
È un monologo inedito, scritto appositamente per questo spettacolo. Gli spettatori vedranno qualcosa che non si aspettano, un Bukowski completamente diverso.
Cosa porterà con sé di questo autore?
Mi porto dentro la poesia “Bluebird” (“L’uccello azzurro”), in cui c’è tutto quello che voglio raccontare di lui, i suoi sogni e i suoi segreti più profondi.