(di Mariella Forleo)
Un fenomeno assolutamente nuovo, divertente e a tratti esilarante sta facendo il giro del pianeta e creando stupore e scompiglio in molti dei suoi abitanti. Fa sorridere, infatti, la suora che canta a squarciagola, dimenandosi e zampettando scompostamente, posseduta dal ritmo e non dal diavolo, come nei migliori copioni della nostra millenaria cultura. Una novità assoluta, talmente originale e talmente fuori dell’ordinario, che è stata in grado di scatenare le reazioni più disparate e la morbosa curiosità di quasi venti milioni di persone, che hanno visualizzato il video della sua esibizione a The Voice of Italy. L’orsolina siciliana è riuscita a superare la popolarità della famosissima suora svitata ( finta) di Sister Act e di Suor Anna Nobili ( vera), ex-cubista, che continua a danzare balli sacri nella scuola che ha aperto a Palestrina, vicino Roma. Suor Cristina, venticinquenne di origini siciliane, vive a Milano e ha deciso di partecipare al talent show più conosciuto nel mondo, The Voice, trasmesso in Italia da Rai 2 e condotto con successo da Raffaella Carrà, Piero Pelù, J- Ax e Noemi. Nella prima selezione “ al buio”, prevista dal programma, i quattro giudici hanno ascoltato una voce dirompente, calda e appassionata, nell’interpretazione di un brano soul della sensualissima Alicia Keys, che ha conquistato immediatamente J- Ax e tutti gli altri, compreso il pubblico. Questa voce, con una estensione formidabile, ha impressionato notevolmente la giuria, che l’ha subito promossa alla fase successiva, scoprendo un’identità assolutamente inaspettata. L’immagine che si è presentata davanti ai giudici è stata scioccante e ha ingenerato lo stupore generale, lasciando di stucco la giuria (?). La proprietaria di quella voce, nientepopodimeno, vestiva gli abiti di una vera suora, Suor Cristina Scuccia. Alla prima reazione di stupore è seguita una forte reazione emotiva, che ha profondamente commosso tutti i giurati e tutto il pubblico, sconcertati e colpiti da questo personaggio surreale. La simpatia e la spontaneità di Suor Cristina, la sua evidente passione per il canto e la dichiarazione generosa e sincera di voler donare a tutti il suo talento, ha ristabilito immediatamente la situazione di notevole imbarazzo generale e si è trasformata in una divertente conversazione tra anime diverse, unite soltanto dalla musica. Nella sua apparizione televisiva, Suor Cristina ha confessato di aver accolto l’invito di Papa Francesco di uscire e portare Gesù nelle periferie, mettendo a disposizione di tutti i propri talenti. La dottrina del Papa parla di una Chiesa che deve stare dalla parte di tutti indistintamente e la spigliata e intraprendente suora ha colto nel messaggio papale le motivazioni della sua partecipazione televisiva. La sua mission, quindi, è utilizzare la sua ugola d’oro per entrare nel territorio dello spettacolo, mai calpestato prima dalla Chiesa – perché considerato luogo pericoloso e di facile perdizione – per stare vicino ai giovani, condividendo con loro il suo grande talento. La sua versione ci sembra sincera e in linea con una Chiesa che sta cercando di modernizzarsi e di tornare al suo ruolo primario di evangelizzazione capillare. Non ci sembrano sincere, invece o almeno sospettiamo non lo siano, le intenzioni della produzione televisiva, che potrebbe aver voluto sfruttare ” l’effetto suora”, per rilanciare il programma in calo rispetto allo scorso anno e tentare di alzare gli ascolti e far decollare il brand. In ogni caso, le reazioni al fenomeno virale di Suor Cristina sono molteplici e trovano i maggiori oppositori, stranamente, al di fuori della Chiesa. Sono moltissime, infatti, le persone che pensano che una suora debba rispettare il suo ruolo e il suo abito e che non le sia consentito dare sfoggio delle sue abilità, assecondando la sua vanità. Suor Cristina è giovane ed è, forse, anche lei vittima dei modelli televisivi legati al successo personale? Il fenomeno è troppo nuovo per formulare ipotesi attendibili e forse è il caso di sospendere il giudizio e attendere lo svolgersi degli eventi, ma non possiamo esimerci dal dimostrare grande simpatia all’accoppiata J-Ax e Suor Cristina, definita dal famoso rapper, Il diavolo e L’acquasanta. Riusciranno insieme a far riflettere i giovani sul ruolo della Chiesa nella società odierna e a farli avvicinare a Dio? E, soprattutto, riusciranno a vincere, non solo la gara, ma anche la battaglia di tanti giovani disoccupati, disorientati e calpestati dal nostro sistema politico? Ben venga, quindi, chi ha cuore il futuro della nostra società e usa il suo talento per costruirlo. Gli applausi non costano niente e i fischi neanche. Per ora godiamoci l’emozionante spettacolo di Suor Cristina e la sua incontenibile e travolgente gioia.