La SLC CGIL di Taranto prende le distanze e pretende immediati chiarimenti da Poste Italiane in merito al gravissimo accadimento verificatosi giovedì 17 Luglio 2014 presso l’ Ufficio di Taranto Nord(alla Ferrovia). In particolare, ci è stato riferito che, nella primissima mattina del 17/7, intorno alle h 5.00, fosse arrivato il consueto furgone per la consegna della Posta per gli uffici postali della zona di Taranto e Provincia e che in maniera del tutto fuorviante, una sigla sindacale, alcuni autorevoli esponenti provinciali della SLP CISL Taranto (che noi biasimiamo e dalla quale prendiamo formalmente le distanze), con la collaborazione di un caposquadra, abbia invitato i lavoratori presenti a non scaricare la posta del furgone, impedendo di fatto lo scarico del prodotto destinato ai cittadini. Più tardi, intorno alle h 7.00, una volta sopraggiunto il Direttore dell’ Ufficio Postale di Taranto Nord, la situazione di stallo si è protratta negativamente, aggravata peraltro dalle millantate pretese, da parte dei manifestanti, di chiamare i carabineri a loro tuela. Come SLC CGIL di Taranto riteniamo estremamente grave, fuorviante e strumentale questa iniziativa sotto tutti i punti di vista. Innanzitutto, è deprecabile come la sigla sindacale di maggioranza abbia esposto i lavoratori a compiere un gesto così sconsiderato, visto che siamo in presenza di un atto illegale e perseguibile penalmente e lavorativamente. Si tratta di un gesto stupido ed illegale, che non serve ai lavoratori nella risoluzione della loro problematica(da oggi il camion arriverà a Taranto Sud come era già nei piani), e peraltro all’ attenzione dell’azione delle RLS e di un azione di sciopero promossa da tutte le sigle sindacali postali(ad eccezione della SLP CISL) che partirà il 24/7 e terminerà il 23/8. Ai lavoratori facciamo un appello: non si facciano strumentalizzare in maniera assolutamente inutile, inconcludente e fuorviante in gesti sconsiderati che hanno come unica finalità quella di ritorcersi contro di loro. Alla SLP CISL diciamo di fare pace con il cervello e la invitiamo a decidere se essere un sindacato serio o un’associazione indefinita della quale abbiamo serie difficoltà a comprendere finalità ed obiettivi. Pretendiamo da POSTE ITALIANE di avere chiarimenti immediati sulla vicenda(gravissima) accaduta, possibilmente convocando urgentemente un tavolo con le sigle sindacali, perchè, data l’estrema gravità della situazione, è necessario mettere a conoscenza di tutti le iniziative da intraprendere per ricondurre sui normali binari una situazione folle. La SLC CGIL ritiene che il sindacato sia una cosa seria, abbia un valore e che le iniziative, anche di lotta, debbano essere fatte nei termini della legalità e della rivendicativa sindacale garantita dalla Costituzione, senza arrecare danni ai cittadini, come quello di non poter ricevere la posta(diritto universale). I dirigenti sindacali ed aziendali che hanno sbagliato, conducendo i lavoratori allo sbaraglio, riteniamo che debbano pagare e, forse, è arrivato il momento che l’azienda faccia davvero l’azienda…anche nella RAM di Taranto di Poste Italiane!
La Segreteria e le RSU SLC CGIL di Taranto