“Il subdolo accusatore si avvicina, sorride a fior di labbra, ma in cuor suo porta odia, di soppiatto arrota i denti, si morde le labbra, nutre collera in segreto, rappresentando con volto ilare una triste e luttuosa tragedia”. Queste parole di Luciano, un pungente descrittore delle miserie morali dell’uomo, volgetele al femminile e sembreranno perfette per rievocare le immagini di Pina Picierno che in tv ha detto un paio di insulti che nemmeno i fascisti sarebbero capaci di pronunciare.
La calunniatrice ‘di area renziana’ Pina Picierno, volendo adulare chi l’ha spedita al Parlamento Europeo (immeritatamente) ha mostrato un livore che alimenterà la discordia a sinistra, invece di rafforzare l’unità come dovrebbe fare una ‘onorevole’ del PD.
La Picierno dovrà rendere conto di tutte le parole ingiuste che ha pronunciato, nel frattempo impari la distinzione tra ‘falso’ e ‘finto’. Così volendo offendere qualche milione di connazionali onesti, ella dimostri almeno di conoscere bene la lingua italiana.
Nicola Di Ceglie
“Considero inadeguata rispetto al dramma che il Paese sta vivendo con l’emorragia dei posti di lavoro, la polemica mossa dall’ on. Picierno (Pd) sul costo dei bus cgil così come sulle tessere sindacali. Non ho mai ritenuto opportuno replicare a questo tipo di affermazioni, ma oggi credo invece sia giunto il momento di DIRE BASTA ad attacchi di questo genere che offendono l’impegno di tanti giovani, uomini e donne, che ogni giorno faticano per sopravvivere in un mare di precarietà.
La partecipazione ad una protesta non può essere un lusso per pochi eletti, è doveroso invece che sia accessibile a molti o a tutti ed è per questo che come cgil ci sforzeremo sempre di organizzare mobilitazioni a costi popolari. Le piazze devono essere la culla della democrazia ed il popolo che ancora crede nella forza della mobilitazione non va insultato ma rispettato ed ascoltato.
Accanirsi in questo modo squallido verso un mondo del lavoro che elemosina diritti, quei diritti che il Governo Renzi vuol far passare per privilegi è davvero insopportabile”.
Gigia Bucci
La Segreteria,le RSU,il comitato degli iscritti e gli oltre 600 iscritti SLC CGIL in Teleperformance,la seconda realtà occupazionale di Taranto,restituiscono con sdegno e rispediscono al mittente le fuorvianti,stupide,infondate e deprecabili dichiarazioni che l’Onorevole Picerno ha detto oggi ad AGORÀ su Rai 3.
Avremmo voluto avere con noi,sui pulman su cui abbiamo passato 2 notti per andare a Roma la signora Picerno:avrebbe ascoltato la preoccupazione,la rabbia e le paure di chi oggi vede ogni giorno il proprio posto di lavoro e vede un Governo che,anziché approntare politiche che capovolgano tale situazione, ogni giorno lancia provocazioni ed indebolisce i lavoratori,facendo il debole con i forti,con le imprese, ed il forte con i deboli.
Magari avremmo chiesto anche a lei quel contributo con il quale abbiamo autofinanziato i nostri pulman!
Molto discutibile è stata anche l’allusione alla Segreteria di Susanna Camusso:avrebbe visto che abbiamo fatto un congresso interno,tra i nostri iscritti,anche serrato…
Chi ricopre cariche importanti come lei,dovrebbe invece occuparsi della grave tensione sociale su cui il suo Governo sta continuando a buttare benzina,come avvenuto oggi a Terni.
Onorevole Picerno,le porgiamo un invito: il 21 Novembre venga con noi,allo sciopero nazionale sui call center,dove manifesteranno migliaia di persone a cui il suo Governo non dà risposte,anzi…noi ci siamo, e lei?
La Segreteria,le RSU,il Comitato degli Iscritti di Teleperformance Taranto
Cgil: Cestaro (Slc Cgil), Picierno parole vuote Dichiarazione di Massimo Cestaro
Segretario generale Slc Cgil
Le parole della Picierno hanno dell’incredibile. Appartiene alla vecchia classe dirigente di questo Paese che non sa cos’è un congresso perché probabilmente non ne ha mai fatto uno e non sa cos’è una manifestazione sindacale perché non ha mai avuto bisogno di parteciparvi. Ciò che appare evidente è la crisi di nervi propria di chi si accorge del vuoto pneumatico delle proprie parole.
Massimo Cestaro