Il lavoratore può essere vittima di un incidente, oppure può contrarre una malattia nello svolgimento del proprio lavoro.
Il fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali in Italia è sempre in crescita, considerando soltanto i dati dei casi denunciati, e tralasciando quelli non denunciati, perché riferiti a lavoratori in nero, spesso extracomunitari senza permesso di soggiorno. Non sempre, poi, i casi denunciati vengono indennizzati dall’Inail, perché non sempre il lavoratore è in grado di far valere i suoi diritti.
Le norme sugli infortuni e malattie professionali sono estremamente complesse, soprattutto dopo l’introduzione dell’indennizzo del “danno biologico” (cioè l’indennizzo non del solo danno alla capacità lavorativa, ma della lesione all’integrità psicofisica della persona).
L’Inail gestisce anche l’assicurazione contro gli infortuni domestici: sono obbligati infatti ad assicurarsi tutti coloro che svolgono la loro attività esclusivamente in ambito domestico (ovvero, i cosiddetti “casalinghi e casalinghe”) che abbiano un’età compresa tra i 18 ed i 65 anni. Il costo annuo del premio è esiguo (12,91 euro, pari a £.25.000, nel 2003) e può essere pagato dallo Stato se l’interessato ha un reddito molto basso.
Ma come si deve comportare il lavoratore?
In caso di infortunio, deve dare subito notizia al datore di lavoro, il quale è tenuto, entro due giorni, a denunciare l’infortunio subito dal suo dipendente all’Inail e all’autorità di PS, qualora la diagnosi sia superiore a 3 giorni. In caso di malattia professionale, entro 15 giorni dalla manifestazione della stessa deve darne comunicazione al datore di lavoro, il quale entro 5 giorni deve effettuare la denuncia all’Inail.
Attenzione: se il datore di lavoro non provvede ad effettuare la comunicazione all’Inail nei termini stabiliti, il lavoratore ha tempo tre anni dalla data di infortunio o malattia professionale per presentare la denuncia all’Inail. Trascorso questo termine, perde ogni diritto al risarcimento. A seconda della gravità del danno riportato nell’infortunio o nella malattia professionale, l’Inail eroga diverse prestazioni; in caso di decesso le prestazioni possono essere corrisposte anche ai superstiti del lavoratore. L’Inail può indennizzare il lavoratore anche se il datore di lavoro non ha pagato i premi assicurativi, per effetto dell’automaticità delle prestazioni.
Cosa può fare la SLC CGIL per il lavoratore?
Queste sono alcune delle cose che può fare:
Assisterlo gratuitamente, con la propria consulenza medica e legale;
Far valutare i postumi dell’infortunio o della malattia dai propri medici-legali;
Impedire che le norme vengano applicate in maniera restrittiva;
Valutare se se sia possibile chiedere una revisione delle rendite già concesse, qualora le condizioni di salute del lavoratore dovessero peggiorare;
Aiutare il lavoratore a far valere i suoi diritti e a non far scadere i termini per la presentazione della denuncia all’Inail;
Ribaltare le soluzioni negative, impugnando in giudizio i provvedimenti dell’Inail;
Informare ed assistere il lavoratore nell’applicazione delle leggi in materia di prevenzione e sicurezza nel luogo di lavoro.