Parafrasando il noto romanzo di Charles Bukowski, la “follia” a cui ci riferiamo è quella dei soggetti sindacali che nel sottoscrivere un accordo separato con Comdata, per la vendita dei rami d’azienda, hanno condannato i lavoratori di Infocontat di Rende (CS) alla miseria e alla disperazione.
Chiamare questo accordo al ribasso, ci sembra quasi un eufemismo.
Pensiamo che il giusto vocabolo sia ricatto occupazionale, usato verso Lavoratori e Lavoratrici residenti in una Regione, come la Calabria che ha una delle percentuali di disoccupazione fra le più alte in Italia e dove l’infiltrazione mafiosa non è seconda a nessuna.
Non possiamo credere che tre organizzazioni sindacali, possano accettare un accordo capestro, usando un sistema di rappresentanza e di relazioni a geometrie variabili, stabilendo un dumping pericoloso sul territorio nazionale.
Proprio in un momento di deregolamentazione delle norme sul mercato del lavoro e delle tutele in genere, sinceramente, pensavamo che a nessuno venisse in mente di dividere il fronte della rappresentanza sindacale, rendendo cosi tutti più deboli e più poveri.
Non possiamo a questo punto che esprimere la nostra indignazione e condividere la presa di posizione della nostra segreteria nazionale, solidarizzando al contempo con i lavoratori e le lavoratrici di Rende.
Salvatore Labriola
Segretario Generale Comprensoriale di Lecce e Brindisi