La rassegna musicale “Fasano Jazz”, organizzata dal Comune di Fasano con la direzione artistica di Domenico De Mola, quest’anno compie 18 anni. E lo fa alla grande, con sette imperdibili concerti, a partire dal prossimo 26 maggio fino al 12 giugno, che si alterneranno tra i palchi del Teatro Sociale e del Teatro Kennedy. La premessa di questa edizione, che sarà dedicata alla memoria di Daevid Allen, fondatore dei Soft Machine e dei Gong, recentemente scomparso, è quella di un concentrato tra rock, jazz e progressive. Per l’occasione abbiamo fatto alcune domande al direttore artistico Domenico De Mola.
Su che basi sono state effettuate le scelte fatte quest’anno?
«Il festival persegue essenzialmente lo scopo di promuovere il territorio e presentare artisti di livello nazionale ed internazionale, con una incidenza costante e significativa di musicisti pugliesi e talenti operanti anche nel territorio comunale (vedi i cartelloni precedenti). Le scelte artistiche vengono operate privilegiando la qualità tecnica e progettuale, con un occhio attento al budget. Insomma è fondamentale garantire l’indispensabile ed ineccepibile rapporto qualità – costi, che permette il raggiungimento delle finalità istituzionali del progetto. Inoltre, si cerca di presentare progetti importanti e significativi, spesso nati solo per il festival, che non hanno avuto diffusione nel territorio».
Che difficoltà si incontrano ad organizzare un cartellone del genere?
«I vari programmi nascono quasi sempre in corso d’opera. Spesso il cartellone dell’anno successivo è già abbondantemente abbozzato alla fine della edizione dell’anno in corso. Per intenderci, la prossima edizione del festival, la diciannovesima, è già in cantiere. Purtroppo è solo il quadro economico a condizionare le scelte da operare. Diventa sempre più difficile operare in campo economico-amministrativo. Grazie alla conoscenza diretta di artisti ed addetti ai lavori, anche esteri, oltre che del macrocosmo musicale, è possibile fare importanti, variegate ed esclusive valutazioni artistiche, per ogni esigenza tecnica ed economica».
Un bilancio di questi “primi diciotto anni”?
«L’evoluzione artistico – culturale e, oserei dire sociale, di “Fasano Jazz” è facilmente riscontrabile dalla semplice lettura dell’elenco degli artisti protagonisti delle varie edizioni della rassegna. Non è assolutamente facile, ma non per questo è da considerarsi un mero ed asettico motivo di vanto, avere a Fasano artisti praticamente in esclusiva certamente regionale, ma molto spesso anche nazionale ed internazionale (come quest’anno i Caravan, unica data a Fasano per il centro-sud insieme a Schio). Il pubblico è eterogeneo e comprende tutte le fasce sociali. La provenienza geografica prevalente è, naturalmente, quella regionale, con importanti presenze di pubblico extraregionale o nazionale in occasione di concerti unici, di caratura internazionale».
Ma vediamo in dettaglio il succulento programma.
Si comincia, il 26 maggio alle 21.00, al Teatro Sociale, con il prologo ad ingresso libero. Un progetto musicale dal titolo “Filologia della Musica Pop-Rock”, curato dal batterista Antonio Di Lorenzo, che vedrà protagonista la band del liceo musicale “Luigi Russo” di Monopoli. I giovani musicisti eseguiranno i brani dei Beatles dello storico concerto tenuto nel ’69 a Londra, sul tetto degli uffici della Apple Inc. A seguire la presentazione del disco di Di Lorenzo “Dr.Beat” e il “Concerto Grosso” di Valter Poles diretto da Vincenzo Campinopoli.
Secondo appuntamento, il 30 maggio alle 21.00, sempre al teatro Sociale, con Raffaele Casarano al contrabbasso, Marco Bardoscia al sassofono e Boris Savoldelli alla voce ed elettronica. Il trio si esibirà nel progetto “The Great Gig In The Sky”, una personale rivisitazione del celebre disco dei Pink Floyd, “The Dark Side Of The Moon”. Ingresso euro 5,00.
Terzo appuntamento il 31 maggio alle 21.00, ancora al teatro Sociale “Donatello D’Attoma ‘Watchdog’ feat Bjorn Solli” con Donatello D’Attoma al pianoforte, Bjorn Solli alla chitarra, Luca Alemanno al contrabbasso e Vladimir Kostadinovic alla batteria. Ingresso libero.
Quindi, come da noi già anticipato tempo fa, l’appuntamento ghiotto con il concerto dei Caravan, che proseguono così il tradizionale “gemellaggio” della manifestazione fasanese con “la scena di Canterbury”. La location sarà quella del Teatro Kennedy e vedrà sul palco alla voce e alla chitarra il mitico Pye Hastings, al violino, chitarra e spoons, Geoffrey Richardson, alle tastiere Jan Schelhaas, al basso Jim Leverton e alle percussioni Mark Walker. Ingresso euro 10,00.
Appuntamento numero cinque il 3 giugno alle 21.00. Si ritorna al Teatro Sociale con due miniconcerti: il primo con “Bastiano & WMEnsemble”, che vedrà esibirsi Sebastiano Lillo (chitarra resofonica & slide), Vincenzo Gagliani (percussioni), Salvatore Ancora (contrabbasso) e Piero Errico (batteria); il secondo con “Red Phoenix Blues”, protagonisti Sara Saccol (voce), Stefano Molinari (tastiere), Giacomo Caliolo (chitarre), Antonello Palmas (basso) e Pino Di Stadio (batteria). Ingresso libero.
Penultimo appuntamento il 6 giugno alle 21.00, al teatro Kennedy con “Quintorigo & Roberto Gatto play Frank Zappa”. Sul palco, la voce di Moris Pradella, il sassofono di Valentino Bianchi, il violino di Andrea Costa, il violoncello di Gionata Costa, il contrabbasso di Stefano Ricci, e la batteria di Roberto Gatto. Ingresso euro 5,00.
Si chiude il 12 giugno alle 21.00, al Teatro Sociale con “Fabio Zuffanti & ZBand”. In scena Fabio Zuffanti al basso, bass pedal e voce, Giovanni Pastorino alle tastiere, Martin Grice al sassofono e flauto, Simone Amodeo alla chitarra e Paolo Tixi alla batteria. Ingresso libero.