Fasano Jazz non poteva chiudere meglio. L’universo musicale di Frank Zappa ha preso forma, per una sera, indimenticabile, attraverso la maestria di un gruppo come i Quintorigo (Valentino Bianchi al sassofono, Andrea Costa al violino, Gionata Costa al violoncello, Stefano Ricci al contrabbasso e la meravigliosa voce di Moris Pradella) e la poderosa presenza di un genio delle bacchette come Roberto Gatto.
I primi come il secondo devono molto del bellissimo progetto che hanno realizzato e che si è trasformato anche in un cofanetto, dal titolo “Around Zappa”, contenente un disco con quattordici tracce sublimi e un dvd registrato dal vivo durante un concerto al “Blue Note”, il tempio della musica italiana e non solo, alla passione sfrenata per Zappa.
L’eclettico musicista statunitense che ha creato un mondo in ventisette anni di carriera, pur essendo scomparso molto giovane, nel 1993 a soli cinquantatré anni. Un mondo fatto di tantissimo rock (lui si considerava solo un chitarrista rockettaro), di pop ma anche di tanta musica colta.
Tutto questo viene fuori in maniera viscerale nei concerti, di estrema classe, che la band romagnola e il batterista romano stanno portando in giro per l’Italia, da essi definiti come «Un modesto, sentito, onesto, filologico e sperimentale ringraziamento personalissimo all’artista Frank Zappa».
E preponderante è il “Quintorigo touch” (arrangiamenti raffinati ed esecuzioni d’impatto) e il “graffio” di Gatto (capace di riempire la sala intera con le sue bacchette), che si assapora esecuzione dopo esecuzione: “Uncle Meat”, “Peaches en regalia”, “Cosmik Debris”, “Montana”, “Lucille has messed my mind up”, “King Kong”, “Don’t eat the yellow snow”,“Uncle Remus”, “Big swifty”, “Igor’s Boogie”, “Black Napkins”, “Village of the Sun”, “Echidna’s Arf (Of You)” e “Zomby Woof”.