Tempi difficili quelli che stiamo attraversando. Tempi di sacrifici e d’incertezze. Non è un caso che la gente vuol trovare uno sfogo in tutto ciò che può strapparle un sorriso o regalarle momenti di spensieratezza. Che sia un libro, una trasmissione televisiva, un film o uno spettacolo teatrale, la gente vuole ridere.
Il Gruppo di Attività Teatrali “P.Mancini” di Fasano, con la complicità del direttore artistico Fabiano Marti (brillante attore, autore e regista tarantino), ha cavalcato quest’onda emozionale ed ha preparato una rassegna intitolata proprio “Fasano Ridens 2016”. Tre spettacoli più uno fuori programma “di qualità ma fuori dai circuiti convenzionali”, che andranno in scena al Teatro Sociale di Fasano, sempre di domenica, alle ore 19. Vediamo dunque in dettaglio le quattro proposte.
Si comincia con il teatro puro, il 31 gennaio con “Andy e Norman” di Neil Simon per la regia di Fabiano Marti. In scena la compagnia “Quanta brava gente” composta da Pasquale Arpino, Piero Buzzachino e Barbara Galeandro. Una comica fiaba moderna dal sapore sarcastico sulle nevrosi umane. La storia di due scapoli alle prese con la difficile gestione economica della loro impresa editoriale “Andy e Norman i geni della biro”. A ingarbugliare maggiormente la situazione e a portare disequilibrio nella coppia coatta ci sarà Sophie, la bionda mozzafiato nuova vicina di casa.
Il 6 marzo andrà in scena il teatro-cabaret con “Finché la marca va” di Anthony Fracasso e Fabiano Marti, con il trio “Gli Scemifreddi” composto dai comici reduci da Colorado Anthony Fracasso, Cristiano Nobile e Tonio Rollo. A firmarne la regia è sempre Fabiano Marti. Lo spettacolo, che è andato in scena al Teatro Di Cagno di Bari in prima nazionale lo scorso maggio, è la storia di tre tamarri che, non si sa come, approdano all’enorme successo televisivo, diventando le stelle di prima grandezza di un programma di punta. Si ride molto con la comicità dei tre salentini, fatta da doppi sensi e trovate surreali.
Terzo appuntamento è il 10 aprile con un monologo divertente dagli spunti seri dal titolo “Io la seconda figlia”. Lo spettacolo di e con Tiziana Schiavarelli, è targato Anonima G. R ed è tratto dall’omonimo racconto della Schiavarelli. Musiche originali di Dante Marmone e regia di Nole Biz. Il racconto di una figura femminile sui generis, dalla sua infanzia basata su rigide imposizioni familiari, all’adolescenza con i primi amori, i primi contrasti con i genitori, le prime esperienze di vita, fino al ruolo adulto di moglie, madre e donna.
Si chiude il 29 maggio con lo spettacolo fuori programma “A scatola chiusa”, una delle commedie meno note nate dalla geniale penna di Georges Feydeau. A portarla in scena sarà la Compagnia Gat “P.Mancini”, che festeggia tra l’altro i suoi venticinque anni di vita, diretta ancora una volta da Fabiano Marti. Un susseguirsi di dialoghi a ritmo continuo e di divertenti malintesi, colpi di scena e spiritose situazioni comiche, marchio di fabbrica del geniale autore francese. L’opera, il cui titolo originale è “Chat en poche”, letteralmente “il gatto in tasca”, tipica espressione francese che significa appunto “a scatola chiusa”, esprime alla perfezione una massima dello stesso Feydeau: «Se vuoi far ridere, prendi dei personaggi qualunque, mettili in una situazione drammatica e procura di osservarli da un’angolazione comica».
Il costo degli abbonamenti è di 45 euro per le poltronissime, 40 euro per la platea e 35 euro per la galleria. Il costo per singolo biglietto è invece di 12 euro. È possibile acquistare l’abbonamento (con posti assegnati), ogni lunedì e giovedì, dalle 18 alle 20, presso la sede del Gat in via Del Balì 18.