Mi è capitato molte volte, avendo una certa età, di leggere il primo editoriale di testate più o meno importanti, con il quale il direttore responsabile annunciava i buoni propositi della proprietà, le sue scelte redazionali, il tipo di informazione e comunicazione che il suo gruppo di lavoro avrebbe dato da quel giorno in poi ai propri lettori. Come potrete intuire qualcuno ha tenuto fede ai buoni intendimenti, altri non ha raggiunto l’obiettivo, c’è chi è stato ingannato dai soci fondatori e chi ha raggiunto ricchezze, bene e gloria. La maggior parte, purtroppo, ci ha lasciato le penne a causa delle ferite del mercato, che è più feroce di un branco di fiere selvagge. La libertà di stampa è meravigliosa, ma è sconsigliabile fare sogni eccessivi o vani. Riuscire a diventare editori è difficilissimo. Eppure, siccome in società ‘dirsi le cose’, ‘comunicare’ è l’attività politica per eccellenza, io sono sicuro che in questo momento qualcuno sta facendo i primi atti per dare inizio a un nuovo giornale, a una radio, una web tv e cose simili.
Bene. Questa volta non discetterò troppo sulla morale altrui, perché oggi 1° novembre 2013 inauguriamo il sito della SLC CGIL PUGLIA e dai miei preziosi compagni ho avuto il compito di scrivere io, il nostro editoriale d’esordio. Capite bene che cosa ho provato, ripensando a tutto ciò che vi ho scritto precedentemente. Ebbene, cari lettori, vi confesso che ho segretamente emulato il re Salomone il quale, per potersi comportare bene con il suo popolo, pregò Iddio di concedergli la sapienza e l’intelligenza. Non vi dirò a chi mi sono rivolto per la necessaria e scaramantica preghiera, ma ora sento che abbiamo le forze per farcela e voglio esprimere pubblicamente la nostra grande allegrezza.
Riprendiamo il bandolo della matassa. Siccome credo che l’ironia sia più benefica dell’ipocrisia ho intitolato questo intervento con un vecchio proverbio popolare. Perché la SLC, che si occupa degli interessi dei lavoratori della comunicazione non si era ancora dotata del più moderno di comunicazione sociale che è la ‘rete’, assomigliando appunto al ciabattino scrupoloso che provvede a riparare le scarpe altrui e non bada a se stesso.
Noi ci impegniamo tutti i giorni a combattere per la conquista di nuovi diritti lavorativi, siamo costantemente allertati per difendere il lavoro nei call center, nelle tv locali, nelle tipografie ecc. e abbiamo ‘rinviato’ la costruzione di un medium di comunicazione tutto nostro, economico, utile sia all’interno della categoria che all’esterno. Ora non avremo più questo senso di colpa. Grazie all’impegno dei compagni della segreteria regionale e alla creatività di Maurizio Lefemmine (il nostro web master) ora abbiamo anche noi il nostro dignitoso sito internet. Tutti i delegati e i rappresentanti sindacali si sono presi sulle spalle un ‘surplus’ di lavoro culturale che è necessario alla sua sopravvivenza. È inutile che vi descriva come è fatto il sito. Le categorie, le pagine ecc. sono nominate con chiarezza e contengono tutte le informazioni o le comunicazioni inerenti prodotte dall’opera e dagli sforzi di migliaia di lavoratori. Devo fermarmi. Gli esperti del linguaggio mi dicono che devo abituarmi alla sintesi. Concludo il primo editoriale con una promessa: noi lavoreremo per la ‘verità’, perché essa rende la vita degna di essere vissuta. Per ottenere la verità (questo suggerimento viene dai filosofi) servono ‘la precisione’ e ‘la completezza’. Ecco queste due pre-condizioni ho chiesto e saranno rispettate da chi avrà il compito, il merito e l’onore di scrivere con la SLC CGIL di Puglia una piccola parte delle pagine elettroniche del più importante sindacato italiano.