La scrivente O.S., preso atto della pubblicazione del Bando “C’era una volta un genio”, finanziato da Regione Puglia e Ministero con uno stanziamento di oltre 600.000 euro, comunica le proprie considerazioni in merito al progetto:
– A seguito dell’emergenza vissuta dal settore dello Spettacolo, avevamo chiesto alla Regione Puglia un radicale cambio di rotta che garantisse una adeguata attenzione ai diritti, alle tutele e all’applicazione dei contratti per tutte le lavoratrici e lavoratori.
– Di fatto, la Regione Puglia pubblica un bando in completa contraddizione con i propositi espressi durante il periodo pandemico, durante il quale si sono messi in moto processi politici e sindacali tesi a riformare la legislazione e a conferire pari dignità lavorativa ai professionisti del settore.
– Nel bando, infatti, viene richiesta una prestazione artistica a titolo gratuito a giovani interpreti under 35, nella più totale assenza di attenzione al rispetto di normative contrattuali, fiscali e previdenziali. Un fatto gravissimo, tanto più perché proposto da un ente della Pubblica amministrazione, che mostra in tal modo di non avere in alcuna considerazione la professionalità e la valorizzazione del ruolo e delle competenze degli artisti.
– Inoltre, rileviamo che il bando pubblicato non è mai stato oggetto di discussione nell’ambito dell’Osservatorio regionale, né ha mai ricevuto approvazione dallo stesso.
Su questi temi, abbiamo provveduto a rilasciare un’intervista a “La Repubblica” e a chiedere alla Regione Puglia di effettuare le opportune modifiche al bando, riconoscendo il giusto compenso agli interpreti che prenderanno parte al progetto.
Bari, 22 agosto 2023