La lotta paga, sempre. Il presidio dei lavoratori ex Human Power ha portato ad un primo risultato: un importante cliente dell’azienda, Mediaset, ha chiesto di essere presente all’incontro in Prefettura. La riunione, per questo, è stata differita al giorno 7 ottobre p.v..
Questa mattina c’è stata la conferenza stampa di Filcams Cgil e Slc Cgil, le due categorie che seguono la vicenda e rappresentano i lavoratori.
Il sindacato cerca ancora il dialogo, nonostante le violazioni dell’azienda che nelle lettere di licenziamento individuale ha annunciato la cessazione delle attività, cosa che non è ancora avvenuta. Circa duecento persone, tra lavoratori a progetto e dipendenti con contratto a tempo determinato, risultano attualmente operativi.
Anche questa mattina, nonostante fosse in corso il sit-in di protesta, nel call center continuava un andirivieni di aspiranti lavoratori a progetto convocati per nuovi colloqui.
Dialogo sì, ma non a prescindere, come conferma Mauro Palmatè, componente di segreteria della Filcams Cgil di Taranto: “Siamo disponibili ad ascoltare, a condizione che l’azienda revochi immediatamente tutti i licenziamenti, nel frattempo siamo pronti a procedere con ogni tipo di iniziativa per difendere i diritti di quei lavoratori che sono stati lasciati a casa”. “Andiamo avanti”, dichiara Andrea Lumino, segretario generale della SLC Cgil di Taranto.
Attendiamo anche l’evolversi della possibile ispezione come annunciato dall’onorevole Ludovico Vico, ma nel frattempo continuiamo l’azione di protesta davanti all’azienda. Una vicenda grave, che va chiarita, i cui toni sono ancora più scuri a causa del contesto in cui si inserisce: a Taranto ogni licenziamento, ogni lavoratore lasciato per strada aggrava le condizioni di un territorio già allo stremo.