ARIANNA LUMARE Truccatrice per il Cinema e il Teatro

di Ersilia Cacace

di Ersilia Cacace

In base a cosa valutiamo la scelta di un film da vedere al cinema? Leggiamo le recensioni o la trama? Su consiglio di un amico con gusti simili ai nostri? Ci piacciono i film dello stesso regista o qualcos’altro? Quel qualcos’altro a cui ci riferiamo sono gli attori che vi recitano. Già gli attori. Un attore perché sia convincente deve avere una “maschera” che ben si adegui a ciò che dovrà interpretare. Nulla di più importante quindi, oltre la capacità recitativa è la sua espressività, e che la sua immagine sia convincente, e qui che gioca un ruolo fondamentale la figura professionale che approfondiremo, ovvero, quella del truccatore professionista. A introdurci in questa affascinante professione è la barese Arianna Lumare truccatrice per il teatro e il cinema. Arianna Lumare si è formata al centro sperimentale cinematografico con il grande Fabrizio Sforza, maestro che purtroppo non c’è più, truccatore di film come “Il Padrino” di Francis Ford Coppola”, “Black Hawk Down” di Ridley Scott, “L’ultimo imperatore” di Bertolucci, “Il Talento di Mr. Ripley” di Minghella e altri ancora. Arianna Lumare, al ritorno da Roma ha cominciato subito a lavorare con le produzioni che dal 2005 sono arrivate in Puglia numerosissime, cominciando con “Pane e Libertà” di Negrin. Alcuni anni più tardi ha avuto l’occasione di lavorare come capo reparto per Paolo Bianchini, Stefano Consiglio, Vincenzo Marra, Giacomo Campiotti nella popolare fiction della RAI “Braccialetti Rossi” ed Edoardo Winspeare.

Arianna, puoi spiegarci le differenze tra un trucco per il teatro e il cinema, rispetto a un trucco eseguito da un’esperta visagista estetista?

A differenza del trucco eseguito da una estetista, quello  per il cinema, in sostanza, non deve solo enfatizzare i lineamenti del viso, ma serve all’attore per entrare nei panni del personaggio da interpretare, a volte anche imbruttendolo, infondo è una maschera, così come nel trucco teatrale dove però non c’è macchina da presa e non ci sono primi piani.

Arianna, il trucco cinematografico si può equiparare a una forma d’arte?

A me piace associare a questo lavoro le parole artigiano, creatività, fantasia. Invece penso che, un progetto artistico debba lasciare un segno nella storia ed a volte precorrere i tempi. Per cui, il trucco si avvicina all’arte solo quando partecipa significativamente a film di questo tipo.

 Arianna, in quale produzione sei impegnata attualmente?

Attualmente sto lavorando per la Saietta film su ‘La vita in comune’ di Edoardo Winspeare, esperienza molto positiva.

Arianna, cosa ti auguri per il tuo futuro professionale?

La mia esigenza per un futuro professionale soddisfacente è quella di continuare a crescere in esperienza e conoscenza delle mille sfumature che colorano questo mestiere.

Arianna, questa è una professione dinamica che impegna a essere sempre in giro per i set?

Ad oggi posso dire che tra corti e lunghi cinematografici non ho mai smesso di lavorare un po’ per fortuna un po’ per impegno.

Ringraziamo Arianna Lumare, e ci congediamo da lei con la consapevolezza che, a una brava professionista molto stimata nell’ambiente cinematografico e teatrale si accosta anche l’umiltà.

Chi volesse contattare Arianna Lumare può farlo presso la sua pagina fb: https://www.facebook.com/arianna.lumare?fref=ts

Ersilia Cacace