ANIMERAMA è un interessante saggio sul cinema d’animazione Giapponese. A introdurci in questo affascinante mondo, Maria Roberta Novielli, specializzata in Cinema presso la Nihon University di Tokyo. Roberta, insegna discipline legate al cinema e alla letteratura giapponese, oltre che ai processi multimediali asiatici, presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. È curatrice del sito AsiaMedia e organizza e dirige il Ca’ Foscari Short Film Festival. Ha collaborato a varie attività cinematografiche presso festival internazionali (Venezia, Tokyo, Locarno, tra gli altri), dove in molti casi ha organizzato rassegne filmiche. Tra le sue pubblicazioni principali, le monografie “Storia del cinema giapponese” (Marsilio 2001), “Metamorfosi. Schegge di violenza nel nuovo cinema giapponese” (Epika 2010) e “Lo schermo scritto” (Cafoscarina 2012).
Come precisa nella sua introduzione Giannalberto Bendazzi – uno dei più importanti esperti e storici del cinema d’animazione mondiale -, «l’opera di Roberta Novielli è una ventata di aria fresca», poiché segna un punto di svolta nello studio e nella comprensione dei lungometraggi e, soprattutto, dei cortometraggi nipponici che da decenni popolano la nostra esistenza. Il Giappone è l’unico grande paese del mondo a non essere mai stato colonizzato dagli europei, paese che, dopo le civiltà dell’Asia, ha assorbito e filtrato la civiltà occidentale per un secolo e mezzo, senza però omogeneizzarsi. Nella storia mondiale dell’animazione il Giappone rappresenta inoltre un caso unico, per l’entità del suo successo produttivo e distributivo e, soprattutto, per il miracoloso (e tuttora inesplicabile) cocktail artistico che ha sotteso tale enorme successo. A partire dal pre-cinema fino a oggi, il volume ripercorre quindi lo sviluppo e le vicende dell’animazione giapponese, attraverso i suoi protagonisti, le logiche produttive, ma soprattutto nelle sue intersezioni con la cultura e la società nipponica di cui ha tradotto nel tempo ogni tensione e mutamento. «Al suo interno si delinea incisivamente il come, il quando e il valore di una produzione tutt’intera, in un modo che ci permette di ricomporre la frammentarietà precedente», spiega ancora Bendazzi. Accanto ai nomi più noti al pubblico italiano, scorrono i profili di artisti e sperimentatori che hanno contribuito a rendere questa storia unica e meravigliosa.
Roberta, quali consensi raccoglie l’animazione Giapponese nel nostro paese?
“L’animazione giapponese è fortunatamente molto amata in Italia e sempre più seguita dal grande pubblico. Il mio libro cerca di ripercorrere la storia delle produzioni già note, affiancando la proposta di altre meno distribuite e fornendo strumenti di approccio di tipo “dinamico”, cioè attraverso chiavi di interpretazione di alcune delle principali logiche produttive da un punto di vista non solo artistico, ma anche sociologico. Dedico inoltre grande spazio ai primi quattro decenni della sua storia, purtroppo lasciati di norma in ombra dalla bibliografia contemporanea, perché è attraverso lo sforzo pionieristico dei primi autori che ha preso forma la maturità artistica di questa cinematografia.”
Animerama- Storia del cinema d’animazione Giapponese di M. Roberta Novielli- Marsilio Editore € 20,40
http://www.lafeltrinelli.it/libri/novielli-m-roberta/animerama/9788831720472
Un’ affascinante punto di svolta nello studio e nella comprensione dei lungometraggi e, soprattutto, dei cortometraggi nipponici che da decenni popolano la nostra esistenza.